Giovane pittore affascinato dalle leggi dell’ottica e della percezione visiva, Georges Seurat è considerato uno dei massimi esponenti del Puntinismo, una tecnica pittorica che consiste nell’accostamento di puntini di colore puro complementari tra loro, i quali attraverso la mescolanza ottica si fondono direttamente nell’occhio dell’osservatore. Nato nel 1859 da una famiglia benestante, si iscrisse all’École des Beaux-Arts dove studiò i grandi maestri del passato: Delacroix, Paolo Veronese, Piero della Francesca. Fu l’incontro con gli Impressionisti che diede un impulso maggiore allo nascita del suo personalissimo stile. Protagonisti delle opere di Seurat sono uomini e donne, appartenenti a diverse classi sociali ritratti in scene di vita parigina dove il tempo sembra essersi fermato. Un Edward Hopper ante litteram che con le sue opere riesce ad esprimere un senso di solitudine e di sospensione.
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